AGGIORNAMENTI ANNO 2010 Scuola Pietramora.
Si è svolto il 23 e 24 ottobre 2010 un aggiornamento formativo della Scuola Pietramora a Padova.
La mattina del sabato è trascorsa nel Laboratorio Materiali del Cai dove gli amici Giuliano Bressan e Sandro Bavaresco hanno tenuto uno stage che, tra momenti teorici e prove pratiche alle macchine, ci ha permesso di vedere dal vivo le reali tenute dei vari materiali ad uso alpinistico, sia tessili che metallici.
Abbiamo potuto rilevare come le tenute siano nel complesso molto buone e spesso superiori a quelle che ci si può attendere. Questo è molto positivo poiché le macchine stressano fortemente i materiali ma in ambiente le condizioni sono sicuramente più imprevedibili del laboratorio. Possiamo quindi dire di avere buoni margini di sicurezza.
Li ringraziamo per il tempo che ci hanno dedicato e di essere stati tra i primi accettati come Scuola ad avere questa opportunità.
Al pomeriggio in una saletta riservata all’ Hotel Al Campanile di Ronchi di Villafranca, due lezioni teoriche: una carrellata sulle soste comprese le novità introdotte di recente delle soste fisse, bilanciate o ad anello con relativa discussione. A seguire lezione sulle caratteristiche e relativo utilizzo delle varie progressioni di conserva su terreno alpinistico sia roccioso che misto o nivoglaciale.
La domenica tempo bigio. Complice un navigatore tradito da una strada interrotta abbiamo potuto apprezzare la dolce malinconia della campagna padovana adagiata tra dense foschie. Giunti a Roccapendice abbiamo atteso in un clima scozzese che le pareti si asciugassero ripassando dal vivo le soste viste il giorno prima sullo schermo. Appena il tempo di scalare 2 o 3 monotiri e la pioggia ha definitivamente preso il campo dichiarando chiuse le ostilità verso le 12.30.
Nel complesso due belle giornate in cui ci siamo ritrovati tra noi in serenità. Un grazie agli amici del Cai di Padova, alla signora Roberta dell’ Hotel per la gentilezza e l’ottimo vitto e alloggio. Purtroppo, come le belle donne, la parete Nord Est di Roccapendice non si è concessa al primo appuntamento, ma noi da bravi romagnoli torneremo ad insidiarla, magari in periodi più asciutti.
Il Direttore
La mattina del sabato è trascorsa nel Laboratorio Materiali del Cai dove gli amici Giuliano Bressan e Sandro Bavaresco hanno tenuto uno stage che, tra momenti teorici e prove pratiche alle macchine, ci ha permesso di vedere dal vivo le reali tenute dei vari materiali ad uso alpinistico, sia tessili che metallici.
Abbiamo potuto rilevare come le tenute siano nel complesso molto buone e spesso superiori a quelle che ci si può attendere. Questo è molto positivo poiché le macchine stressano fortemente i materiali ma in ambiente le condizioni sono sicuramente più imprevedibili del laboratorio. Possiamo quindi dire di avere buoni margini di sicurezza.
Li ringraziamo per il tempo che ci hanno dedicato e di essere stati tra i primi accettati come Scuola ad avere questa opportunità.
Al pomeriggio in una saletta riservata all’ Hotel Al Campanile di Ronchi di Villafranca, due lezioni teoriche: una carrellata sulle soste comprese le novità introdotte di recente delle soste fisse, bilanciate o ad anello con relativa discussione. A seguire lezione sulle caratteristiche e relativo utilizzo delle varie progressioni di conserva su terreno alpinistico sia roccioso che misto o nivoglaciale.
La domenica tempo bigio. Complice un navigatore tradito da una strada interrotta abbiamo potuto apprezzare la dolce malinconia della campagna padovana adagiata tra dense foschie. Giunti a Roccapendice abbiamo atteso in un clima scozzese che le pareti si asciugassero ripassando dal vivo le soste viste il giorno prima sullo schermo. Appena il tempo di scalare 2 o 3 monotiri e la pioggia ha definitivamente preso il campo dichiarando chiuse le ostilità verso le 12.30.
Nel complesso due belle giornate in cui ci siamo ritrovati tra noi in serenità. Un grazie agli amici del Cai di Padova, alla signora Roberta dell’ Hotel per la gentilezza e l’ottimo vitto e alloggio. Purtroppo, come le belle donne, la parete Nord Est di Roccapendice non si è concessa al primo appuntamento, ma noi da bravi romagnoli torneremo ad insidiarla, magari in periodi più asciutti.
Il Direttore
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