Tausano di San Leo
MONTE GREGORIO
Ormai siamo abituati alle belle vie e linee che hanno saputo darci in questi anni l’accoppiata Loris Succi e Campidelli Mauro, dalle vie classiche sulle torri di San Marino alla Balza della penna, con la bella intuizione della “via del grande traverso” o “Il tinaccio”, ma anche questa volta hanno saputo stupirci con un itinerario breve ma intenso e su roccia assolutamente ottima per la zona dove si trova.
Vi riporto le indicazioni per arrivarci:
“In auto da Rimini, prendere la SS 258 Marecchiese, giunti a Ponte Santa Maria Maddalena, girare a sinistra poco prima del ponte; passare una strettoia e seguire le indicazioni per Monte Fotogno e Tausano. Dopo circa tre chilometri, parcheggiare in prossimità del piccolo borgo di Tausano. Percorrere i pochi metri di strada asfaltata passando davanti alla Chiesa di Tausano (possibilità di approvvigionamento acqua) e imboccare in discesa uno stradello acciottolato. Dopo una cinquantina di metri, in prossimità di una stretta curva a sinistra, seguire sulla destra un’evidente traccia di sentiero che in leggera discesa s’inoltra in mezzo al bosco. Seguire la traccia che gradualmente sempre in mezzo al bosco porta sotto le pareti del versante est de l Monte Gregorio. Sulla destra un ripido e stretto canale/camino di una decina di metri porta all’attacco della via, sotto la verticale di una caratteristica concrezi one.
Oppure per chi conosce la falesia di pietramaura, invece di lasciare la strada bianca per girare a destra verso la falesia si prosegue oltre fino ad arrivare al paese di Tausano. parcheggiare sulla sinistra e incamminarsi sulla destra in mezzo alle case, poi seguire le indicazioni scritte sopra.”
La partenza non è banale, 5c, ma è da intuire la linea giusta, poi proseguiamo con difficoltà sempre omogenee fino alla prima sosta. Dopo poco alla sosta si incomincia un diagonale a sinistra su roccia leggermente appoggiata ma più povera di appigli fino al netto traverso verso sinistra che forse è il pezzo più difficlile. la sosta è sotto al diedro che è anche l’ultimo tiro. Se la parete è completamente asciutta si può usare anche tutto il diedro, ma con roccia non buonissima, altrimenti la placca alla sinistra del diedro è molto meglio. Non andare verso la sosta che si vede sulla sinistra ma seguire la catena fissa e uscire nel sentiero soprastante e fare sosta su un fittone con anello. Da quì tagliare in traverso il ripido pendio erboso e dalla cresta ci ricongiungiamo al sottostante sentiero di crinale e in 5 minuti siamo alla macchina.
Volevo consigliare una variante:
Siccome la via è molto bella ma la maggiore soddisfazione si ha tirando ogni singolo tiro da primi, se siete in due potete fare la via a tiri alterni, e usando le mezze corde all’ultimo tiro usate la sosta di sinistra e vi calate in doppia. Con un’unica doppia arrivate alla base della parete, fate qualche metro in discesa e arrivate all’attacco. pronti per i tiri invertiti e l’uscita questa volta in cresta.
La via è 80 mt circa e servono 14 rinvii.
Variante.
Sabato 18 settembre, meteo instabile l’unica soluzione è andare in un posto abbastanza vicino a fare qualche cosa di carino……”sogno di mezz’estate” a Tausano di San Leo, l’ho già fatta due volte ma non sono ancora riuscito a tirare il primo tiro che da secondo mi sembrava delicato.
Parcheggiamo e un’auto si ferma vicino a noi, che onore è proprio Succi, l’apritore della via che mi informa della nuova variante al 3° tiro e mi consiglia di provarla perchè a suo dire bella.
Naturalmente non mi faccio scappare questa occasione e faccio il primo tiro, da primo cambia tutto e non è così delicato come mi sembrava. Finalmente la variante…..la via và verso sinistra e si vede subito che la musica cambia, la chiodatura è più alpinistica ma sul  traverso che ci aspetta ci sono appigli e appoggi netti.
Poi il primo strapiombetto da superare sempre in traverso, delicato ma fattibile.
Bisogna stare molto attenti ad allungare bene i rinvii per evitare attriti, poi si arriva all’imbocco di un camino strapiombante con prese buonissime e dopo aver anche qui allungato moltissimo i due rinvii si sale con elegante e bellissima arrampicata fino a portarsi sulla sosta a destra dove possiamo vedere il nostro compagno di cordata salire.
Tiro veramente bello con arrampicata varia e mai banale.
Provate per credere.
Il grado anche se inizialmente sembra più difficile non supera il 5c.
Renato